RAH Colour Test: la rivoluzione nell’identità cromatica del brand

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RAH Colour Test

Il RAH Colour Test rivela una verità sorprendente sul mondo del branding: mentre alcuni brand sembrano parlare direttamente al cuore delle persone, altri, pur essendo tecnicamente perfetti, faticano a lasciare il segno. La chiave di questa differenza si nasconde in qualcosa che vediamo ogni giorno ma di cui raramente comprendiamo il vero potere: l’impatto emotivo inconscio dei colori sulle nostre scelte e preferenze.

Perché i colori non sono mai solo colori

Pensa per un momento all’ultima volta che un ambiente ti ha fatto sentire immediatamente a tuo agio, o al contrario, ti ha messo inspiegabilmente a disagio. Molto probabilmente, i colori hanno giocato un ruolo fondamentale in quella sensazione, anche se non ne eri consapevole. È qui che entra in gioco il concetto di identità cromatica, un elemento che va ben oltre le semplici preferenze estetiche.

Nel branding, l’approccio tradizionale ai colori si è sempre basato su associazioni universali: il blu per la fiducia, il rosso per l’energia, il verde per la natura. Ma la realtà è molto più complessa e personale. Ogni individuo sviluppa nel corso della vita un rapporto unico con i colori, basato sulle proprie esperienze emotive. Il RAH Colour Test nasce proprio da questa consapevolezza, rivoluzionando il modo in cui pensiamo alla brand strategy attraverso il colore.

La ricerca scientifica ha dimostrato che fino al 90% delle impressioni immediate su un prodotto o un brand sono basate esclusivamente sul colore. Ma ciò che rende davvero interessante questa statistica è che la reazione ai colori non è universale: è profondamente personale e radicata nel nostro subconscio.

Come funziona davvero la percezione del colore

Quello che spesso non realizziamo è che la nostra percezione dei colori è molto più complessa di quanto pensiamo. Non si tratta semplicemente di onde elettromagnetiche che colpiscono la retina: il nostro cervello elabora i colori attraverso un intricato sistema di connessioni neurali e memorie emotive.

Quando vediamo un colore, il nostro cervello non si limita a registrarne le caratteristiche visive. Attiva automaticamente un’intera rete di associazioni inconsce, accumulatesi nel corso della nostra vita attraverso esperienze significative. È come se ogni colore fosse un tasto che, una volta premuto, suonasse una melodia emotiva unica per ciascuno di noi.

La neuroscienza moderna ha rivelato che queste associazioni si formano attraverso un processo chiamato “memoria episodica”, che lega indissolubilmente colori, emozioni ed esperienze. È per questo che due persone possono avere reazioni completamente diverse allo stesso colore: non stanno semplicemente vedendo una tonalità, stanno rivivendo inconsciamente tutte le emozioni associate a quel colore nelle loro esperienze passate.

RAH Colour Test: un nuovo paradigma nel branding

Ed è qui che entra in gioco il RAH Colour Test, un metodo rivoluzionario che sta trasformando l’approccio alla brand strategy. A differenza dei tradizionali test sul colore, il RAH non si basa su associazioni universali predefinite, ma analizza le connessioni emotive personali che ogni individuo ha sviluppato con specifici colori.

Immagina di poter creare una palette cromatica per il tuo brand che non solo sia esteticamente piacevole, ma che risuoni profondamente con le tue esperienze positive. Il RAH Colour Test rende possibile proprio questo, attraverso un processo scientifico di analisi delle associazioni inconsce tra colori ed emozioni.

RAH Colour Test

Dall’identità alla palette: un processo scientifico

Il processo di creazione di un’identità cromatica attraverso il RAH Colour Test è tanto rigoroso quanto rivelatore. Non si tratta semplicemente di scegliere colori “piacevoli”, ma di identificare scientificamente quali tonalità evocano risposte emotive positive nel tuo target di riferimento.

Il test si basa su un database di oltre 230 tonalità e utilizza un sofisticato algoritmo che analizza le associazioni inconsce tra colori ed esperienze positive. I risultati sono sorprendenti: uno studio condotto da Raluca Andreea Hartea su 21 partecipanti ha dimostrato una correlazione del 100% tra le palette generate dal test e le preferenze estetiche dei soggetti.

Ma come si traduce tutto questo nella pratica? Prendiamo l’esempio di un’agenzia di comunicazione che ha utilizzato il RAH Colour Test per la progettazione di un brand per una startup. Invece di affidarsi a trend o preferenze personali, hanno basato le loro scelte cromatiche sui risultati del test effettuato sui founders. Il risultato? Un brand unico che incarna la vera essenza dei fondatori e si contraddistingue realmente dalla concorrenza.

Case study: quando l’identità cromatica fa la differenza

Un esempio particolarmente illuminante viene da un recente progetto di rebranding per una coach, Simona. L’approccio tradizionale suggeriva di utilizzare blu e grigi, colori tipicamente associati al settore della consulenza. Tuttavia, l’analisi RAH ha rivelato che associava emozioni positive a una palette parzialmente diversa, includendo tonalità calde e vivaci.

La decisione coraggiosa di seguire i risultati del test, apparentemente in contrasto con le convenzioni del settore, ha portato a rendere il suo personal brand unico e a contraddistinguersi rispetto alla concorrenza sui social media e online sul suo sito web.

L’identità cromatica non è un elemento statico. Come le persone evolvono, anche le loro associazioni emotive con i colori possono cambiare nel tempo. È importante monitorare e aggiornare periodicamente la propria strategia cromatica.

Il futuro del branding è personale

Creare un’identità cromatica autentica può fare la differenza tra il successo e l’anonimato. Il RAH Colour Test sta aprendo la strada a una nuova era della brand identity, dove le decisioni di design non sono più basate su supposizioni, ma su dati emotivi concreti.

La tendenza è chiara: stiamo assistendo a un progressivo abbandono dell’approccio “one-size-fits-all” in favore di strategie più personalizzate e psicologicamente consapevoli. L’identità cromatica diventa così non solo un elemento di differenziazione, ma un vero e proprio ponte emotivo tra brand e founder.

Prima di iniziare il tuo progetto di branding, considera di investire in un’analisi approfondita della tua identità cromatica. I dati che otterrai saranno preziosi non solo per il design, ma per l’intera strategia di comunicazione.

RAH Colour Test

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Gabriele Lakhal
Designer e Marketer
Sono cresciuto tra Milano e il Monferrato (Piemonte). Le cose che amo di più nel mio lavoro sono le arti grafiche, l’illusione attraverso il foto ritocco e le continue innovazioni in materia di grafica e fotografia, mentre nella vita amo viaggiare, incontrare nuove persone e culture. Da sempre una buona forchetta, mi entusiasmo ogni volta si parli di cibo, ristorazione, eventi e di viaggi.

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