Purpose aziendale: come trovare il vero scopo del tuo brand

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Purpose aziendale: come trovare il vero scopo del tuo brand

Trovare e definire il purpose aziendale non è un semplice esercizio di stile o l’ennesima task da spuntare nella tua brand strategy. È molto di più: è il cuore pulsante della tua attività, la bussola che orienta ogni decisione e il collante che unisce il tuo team verso un obiettivo comune.

Perché il purpose aziendale è fondamentale oggi

Mai come oggi, il purpose aziendale è diventato un elemento cruciale per il successo di qualsiasi realtà. Viviamo in un’epoca in cui i consumatori non si accontentano più di prodotti o servizi di qualità: cercano brand con cui condividere valori e visioni.

Ma attenzione: il purpose aziendale non è la mission. Mentre la mission descrive cosa fa la tua azienda, il purpose aziendale risponde al perché lo fai. È la differenza tra “Vendiamo scarpe sportive di qualità” (mission) e “Ispiriamo ogni persona a scoprire il proprio potenziale attraverso lo sport” (purpose).

L’impatto di un purpose aziendale ben definito sul business è tangibile. Un purpose aziendale autentico:

  • Attrae e mantiene i migliori talenti
  • Guida l’innovazione in modo coerente
  • Crea connessioni emotive durature con i clienti
  • Aiuta a navigare momenti di crisi e cambiamento

Il purpose aziendale non deve essere perfetto sulla carta, deve essere autentico nella pratica. È meglio un purpose semplice ma vissuto quotidianamente che uno grandioso ma disconnesso dalla realtà aziendale.

Ho visto aziende trattare il purpose aziendale come un esercizio di copywriting invece che come una vera dichiarazione d’intenti. Il risultato? Frasi vuote che non ispirano nessuno e non guidano alcuna decisione reale. Ma quando il purpose è autentico, diventa il motore di ogni strategia di brand e business.

Ti serve davvero un purpose? (Spoiler: sì!)

Se stai pensando “il mio business funziona bene anche senza un purpose definito”, lascia che ti racconti cosa ti stai perdendo. Non si tratta solo di marketing o di seguire un trend: il purpose aziendale è l’elemento che trasforma un’attività di successo in un brand indimenticabile.

La connessione emotiva che si crea attraverso un purpose autentico è il vero game changer. Pensa a brand come Patagonia o TOMS Shoes: non vendono semplicemente prodotti, ma un modo di essere e di vedere il mondo. Il loro scopo aziendale è così integrato nel brand che ogni loro azione, dalla produzione al marketing, ne è una naturale espressione.

Se il tuo purpose aziendale non influenza le decisioni quotidiane del tuo business, probabilmente non è il tuo vero purpose.

Ho visto piccole startup superare competitor più grandi e strutturati proprio grazie alla forza del loro purpose. Come? Creando una connessione emotiva così forte con il proprio pubblico da trasformare i clienti in veri e propri ambasciatori del brand. Non è magia, è brand strategy applicata con coerenza.

Il purpose influenza le decisioni dei clienti in modo profondo. Secondo uno studio di Harvard Business Review, il 64% dei consumatori cita i valori condivisi come principale motivo di relazione con un brand. Ma c’è di più: questi stessi consumatori sono:

  • Più fedeli al brand nel lungo periodo
  • Meno sensibili al prezzo
  • Più propensi a raccomandare il brand ad altri
  • Più comprensivi in caso di errori o problemi

Un esempio pratico? Pensa a Dove e alla sua missione di ridefinire gli standard di bellezza. Non vendono semplicemente prodotti per la cura personale, ma promuovono un messaggio di accettazione e autostima che risuona profondamente con il loro pubblico. Questo purpose aziendale ha trasformato Dove da semplice marca di saponi in un movimento culturale.

E non pensare che il purpose aziendale sia importante solo per i grandi brand. Anzi, per le piccole realtà e le startup può essere l’elemento differenziante che permette di emergere in un mercato affollato. È il caso di molte piccole realtà locali che, proprio grazie a un purpose chiaro e autentico, riescono a costruire comunità fedeli attorno al proprio brand.

I tre pilastri di un purpose aziendale autentico

Nella mia esperienza come designer e marketer, ho notato che i purpose aziendali più efficaci poggiano su tre pilastri fondamentali: allineamento con i valori, credibilità delle azioni e impatto sulla società. Vediamo insieme perché sono così importanti e come metterli in pratica.

L’allineamento con i valori

Il primo pilastro è quello più intimo: i tuoi valori personali e quelli del tuo team devono riflettersi nel purpose. Ho visto troppe aziende cercare di abbracciare cause “di tendenza” senza una vera connessione con il proprio DNA. Il risultato? Un purpose aziendale che suona falso e non ispira nessuno.

Pensa a Ben & Jerry’s: il loro impegno per la giustizia sociale e ambientale non è nato da una strategia di marketing, ma dai valori dei fondatori. Questa autenticità si percepisce in ogni aspetto del brand, dalla scelta degli ingredienti alle campagne di comunicazione.

La credibilità delle azioni

Le parole senza azioni sono vuote promesse. Il secondo pilastro riguarda la capacità di tradurre il purpose in azioni concrete e misurabili. La brand strategy deve essere allineata al purpose aziendale in ogni touchpoint, dai processi interni alla comunicazione esterna.

Prima di comunicare il tuo purpose all’esterno, assicurati di avere almeno tre esempi concreti di come lo stai già mettendo in pratica.

L’impatto sulla società

Il terzo pilastro riguarda il contributo positivo che il tuo brand porta al mondo. Non deve necessariamente essere qualcosa di rivoluzionario: anche un impatto positivo sulla tua comunità locale può essere significativo. L’importante è che sia autentico e misurabile.

Un esempio interessante è quello di Lush Cosmetics. Il loro purpose aziendale di lotta contro la sperimentazione animale non si limita alle parole: influenza ogni aspetto del business, dalla formulazione dei prodotti alla scelta dei fornitori, creando un impatto reale e misurabile.

lush cosmetics purpose aziendale cruelty-free

La vera forza emerge quando questi tre pilastri si sostengono a vicenda. È come una danza perfettamente coordinata: i valori guidano le azioni, le azioni creano impatto, l’impatto rafforza i valori. Quando questo accade, il purpose smette di essere una semplice dichiarazione e diventa il motore del tuo successo.

Se uno dei tre pilastri è debole, il tuo purpose rischia di essere percepito come superficiale o, peggio, come una forma di purpose-washing. 

Ho visto brand trasformarsi completamente dopo aver allineato questi tre pilastri. La magia accade quando il purpose smette di essere un elemento della strategia e diventa la strategia stessa.

Come scoprire il tuo vero purpose aziendale

Trovare il tuo autentico purpose aziendale è un po’ come fare archeologia: devi scavare in profondità per scoprire qualcosa che, in realtà, è sempre stato lì. Nel mio lavoro, ho sviluppato un approccio che va oltre le classiche sessioni di brainstorming per arrivare al cuore del tuo scopo aziendale.

L’importanza dell’introspezione

Il primo passo è guardare dentro di te. Il purpose non si inventa, si scopre. Inizia ponendoti queste domande fondamentali:

  • Perché ho iniziato questa attività?
  • Quale problema volevo davvero risolvere?
  • Cosa mi fa alzare dal letto la mattina, oltre al profitto?

Un esempio personale: ho collaborato con un’azienda che si occupava di supporto alle aziende nella gestione della maternità e della paternità. Inizialmente pensavano che il loro purpose fosse “Aiutare le aziende nella gestione della maternità e della paternità accompagnando le lavoratrici neo-mamme a rientrare al lavoro con serenità.”

Scavando più a fondo, abbiamo scoperto che la vera motivazione era “Aiutare le aziende ad attrarre e trattenere talenti attraverso soluzioni innovative e personalizzabili di rientro al lavoro dopo l’esperienza della genitorialità.” Questo cambio di prospettiva ha rivoluzionato la loro brand strategy.

Gli stakeholder e il loro ruolo

Il tuo purpose non esiste nel vuoto. Coinvolgi attivamente:

  • I tuoi dipendenti
  • I clienti più fedeli
  • I partner commerciali
  • La comunità locale

Organizza delle sessioni di ascolto informali. Ho scoperto che le conversazioni più sincere spesso avvengono davanti a un caffè, non in sale riunioni.

La chiave è ascoltare veramente, cercando i punti di intersezione tra ciò che il tuo brand offre e ciò di cui il mondo ha bisogno. Ricorda: un purpose aziendale efficace crea valore per tutti gli stakeholder, non solo per gli azionisti.

Domande chiave da porsi

Durante questo processo di scoperta, ci sono alcune domande fondamentali che aiutano a far emergere il vero purpose:

  • Se la tua azienda scomparisse domani, chi ne sentirebbe davvero la mancanza e perché?
  • Quale cambiamento positivo stai cercando di portare nel mondo?
  • Quali sono i valori non negoziabili del tuo brand?

La risposta a queste domande spesso rivela pattern interessanti. È come connettere i puntini: all’improvviso, il quadro diventa chiaro.

Non confondere il purpose con gli obiettivi di business. “Diventare leader di mercato” non è un purpose, è un obiettivo. Il purpose risponde al “perché”, non al “cosa” o al “come”.

Ho visto aziende impiegare settimane in questo processo di scoperta, altre arrivarci in pochi giorni intensi di lavoro. Non esiste un tempo “giusto”: l’importante è essere onesti con se stessi e non accontentarsi della prima risposta che emerge.

Dai parole al tuo purpose

Una volta scoperto il tuo purpose aziendale, arriva il momento più delicato: dargli forma attraverso le parole. Non si tratta di scrivere uno slogan accattivante, ma di articolare con chiarezza e autenticità la ragione profonda del tuo esistere come brand.

Come articolare il purpose in modo efficace

La chiave è trovare il giusto equilibrio tra aspirazione e concretezza. Il tuo purpose aziendale deve essere:

  • Abbastanza elevato da ispirare
  • Abbastanza concreto da guidare le azioni quotidiane

Un esempio pratico: ho lavorato con un’azienda di abbigliamento sostenibile che inizialmente aveva formulato il suo purpose come “Salvare il pianeta attraverso la moda”. Troppo generico e ambizioso. Lo abbiamo riformulato in “Trasformare gli scarti tessili in opportunità di stile, creando lavoro etico nelle comunità locali”. Più specifico, misurabile e ugualmente ispirazionale.

Errori comuni da evitare

Nel mio percorso di brand strategy, ho identificato alcuni errori ricorrenti nella formulazione del purpose:

  1. Essere troppo generici: “Rendere il mondo un posto migliore” potrebbe essere il purpose di qualsiasi azienda.
  2. Confondere purpose e USP: Il tuo punto di differenziazione sul mercato è importante, ma non è il tuo purpose.
  3. Forzare la grandiosità: Non ogni purpose deve “cambiare il mondo”. Anche un impatto positivo su scala locale può essere significativo.

Prima di finalizzare il tuo purpose, prova a spiegarlo a un bambino di 10 anni. Se non riesce a capirlo, probabilmente devi semplificarlo.

Case study di purpose ben definiti

Prendiamo l’esempio di Patagonia: “Siamo in attività per salvare il nostro pianeta”. Semplice, diretto, ambizioso ma credibile data la loro storia e le loro azioni concrete. O Tesla: “Accelerare la transizione mondiale verso l’energia sostenibile”. In entrambi i casi, il purpose aziendale è chiaro, memorabile e perfettamente allineato con le azioni delle aziende.

purpose aziendale di Patagonia

Ma non serve essere un grande brand per avere un purpose efficace. Una piccola pasticceria locale potrebbe avere come purpose “Preservare e innovare le tradizioni dolciarie del nostro territorio, creando momenti di gioia condivisa”. È specifico, autentico e guida realmente le decisioni quotidiane.

Il purpose non è statico. Sebbene i valori fondamentali rimangano costanti, la sua articolazione può evolversi con la crescita del brand e i cambiamenti del contesto.

La vera sfida non è scrivere il purpose perfetto, ma trovare le parole giuste per esprimere qualcosa che già esiste nel DNA del tuo brand. È un processo di scoperta più che di creazione.

Mettere il purpose in pratica

È il momento della verità: trasformare il tuo purpose aziendale da belle parole in azioni concrete. Questa è la fase in cui molti brand inciampano, ma con il giusto approccio, può diventare il momento più entusiasmante del tuo percorso.

Dall’ideale alla realtà quotidiana

Il segreto è iniziare dalle piccole cose. Ho visto troppe aziende paralizzarsi cercando di implementare cambiamenti radicali tutti insieme. Invece, il purpose aziendale deve infiltrarsi gradualmente in ogni aspetto del business:

  • Processi decisionali: Ogni decisione importante dovrebbe passare il “test del purpose”. Si allinea con il nostro scopo?
  • Cultura aziendale: Il purpose deve diventare parte del linguaggio quotidiano del team
  • Sviluppo prodotto: Nuove offerte dovrebbero nascere naturalmente dal purpose
  • Comunicazione: Ogni touchpoint deve riflettere il tuo scopo più profondo

Crea un “purpose board” dove il team può condividere esempi quotidiani di come sta vivendo il purpose. Può essere una bacheca fisica o un canale Slack dedicato.

Come misurare l’impatto del purpose

“Ciò che non si misura non si può migliorare”, diceva Peter Drucker. Ma come misurare qualcosa di apparentemente intangibile come il purpose? Ecco alcuni indicatori che uso nella mia brand strategy:

  • Engagement dei dipendenti
  • Fedeltà dei clienti
  • Impatto sociale/ambientale misurabile
  • Menzioni spontanee dei valori del brand
  • Coerenza delle azioni con il purpose dichiarato

Mantenere il focus nel lungo periodo

Il purpose non è una destinazione, è un viaggio. Per mantenerlo vivo nel tempo:

  1. Celebra le piccole vittorie che si allineano al purpose
  2. Documenta e condividi le storie di impatto positivo
  3. Rivedi regolarmente le attività alla luce del purpose
  4. Coinvolgi continuamente il team in conversazioni sul purpose

Il purpose richiede pazienza. I risultati più significativi spesso si vedono nel medio-lungo termine. Non scoraggiarti se i cambiamenti non sono immediati.

Ho visto brand trasformarsi completamente quando il loro purpose aziendale è diventato veramente operativo. La magia accade quando smette di essere “quella cosa scritta sul muro” e diventa il motore silenzioso che guida ogni decisione.

Conclusioni e prossimi passi

Siamo arrivati alla fine di questo viaggio alla scoperta del purpose aziendale. Come hai visto, non si tratta di un semplice esercizio di marketing, ma di un processo profondo che può trasformare radicalmente il tuo brand e il tuo business.

Quick wins per iniziare subito

Prima di salutarci, voglio lasciarti alcuni spunti pratici per iniziare a lavorare sul tuo purpose aziendale già da domani:

  1. Inizia ad ascoltare: Dedica 15 minuti al giorno a conversare con clienti, team e stakeholder sulle loro motivazioni più profonde
  2. Documenta l’impatto: Crea un diario delle piccole azioni che già oggi si allineano al tuo purpose intuito
  3. Sperimenta: Prova a prendere alcune decisioni basandoti solo sul purpose, ignorando momentaneamente i fattori economici

La cosa più importante è iniziare. Non aspettare di avere il purpose perfettamente definito per cominciare a metterlo in pratica.

Hai bisogno di supporto?

Se dopo aver letto questo articolo ti senti ispirato ma anche un po’ sopraffatto, non preoccuparti: è normale. Trovare e implementare il proprio purpose aziendale è un viaggio che richiede tempo, riflessione e spesso un punto di vista esterno.

Per questo motivo, offro una consulenza gratuita iniziale dove possiamo:

  • Analizzare la tua situazione attuale
  • Identificare i primi passi del tuo percorso verso un purpose autentico
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Non si tratta di una chiamata di vendita, ma di un’opportunità per fare chiarezza e capire quale potrebbe essere il percorso migliore per te e il tuo brand.

Gabriele Lakhal
Designer e Marketer
Sono cresciuto tra Milano e il Monferrato (Piemonte). Le cose che amo di più nel mio lavoro sono le arti grafiche, l’illusione attraverso il foto ritocco e le continue innovazioni in materia di grafica e fotografia, mentre nella vita amo viaggiare, incontrare nuove persone e culture. Da sempre una buona forchetta, mi entusiasmo ogni volta si parli di cibo, ristorazione, eventi e di viaggi.

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